Tossicologia forense
Il termine “Tossicologia”, noto anche come “Scienza della Sicurezza”, si riferisce al campo scientifico che indaga sugli effetti dannosi che sostanze chimiche, farmaci, altre sostanze o ambienti vari possono avere sull’ambiente, sugli individui e sugli animali (Rif. https: //www.niehs.nih.gov). Tra i vari rami in cui è suddivisa la Tossicologia, qui ci concentriamo sulla Tossicologia Forense.
La tossicologia forense analizza le sostanze tossiche e i loro effetti negativi sull’uomo o sugli animali con implicazioni medico-legali (https://sciencemonk.com/forensic-toxicology/).Le analisi tossicologiche in ambito forense prevedono l’esame delle matrici cosiddette “convenzionali” (sangue intero, urina) e “alternative” come il fluido orale dei capelli e il sudore. I rispettivi esiti, da soli o in combinazione, forniscono elementi utili per una corretta diagnosi con valenza forense/medico-legale in diversi ambiti.Diverse matrici possono essere utilizzate a seconda del caso di studio:
• L’urina è la matrice di elezione per determinare il consumo “recente” di sostanze d’abuso. Non è ammissibile utilizzare la matrice urinaria per diagnosticare l’effetto biologico prodotto da una sostanza di abuso a fini tossicologici e forensi e medico-legali (ad esempio uno stato di alterazione psico-fisica da uso di sostanze stupefacenti).
• La matrice dei capelli può essere indagata per verificare lo stato di un utente cronico, così come i precedenti comportamenti di uso/abuso. L’analisi segmentale dei capelli aiuta a ricostruire in modo abbastanza accurato la cronologia del consumo. Considerando il tempo complessivo di sostituzione dei capelli in una zona corporea sufficientemente estesa, si può valutare una “finestra temporale” di circa 9-18 mesi in relazione al tipo di capello e alla sua crescita naturale.
• La matrice del sangue intero è stata regolamentata ed è la matrice di elezione per indagare sull’uso “attuale” di sostanze d’abuso. Tuttavia, è una procedura invasiva e può comportare rischi sia per il paziente che per l’operatore.
• La matrice salivare (più propriamente fluido orale) rappresenta un’alternativa al sangue intero, ma non ancora regolata. Oltre alla matrice del sangue intero, può essere utilizzato per verificare l’uso “attuale” di sostanze d’abuso. Inoltre, ha il vantaggio di essere un metodo di raccolta non invasivo.
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